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Tra i maggiori cartografi del passato dobbiamo fare il nome di Tolomeo Claudio vissuto nel secondo secolo d.C.: egli fu un noto astronomo alessandrino che riuscì a dare grandi contributi alla cartografia della sua epoca dal momento che fece conoscere i principi della proiezione cartografica.
Egli fu capace di determinare la longitudine e la latitudine di talune località e di realizzare una ventina di carte regionali del continente europeo benchè gli studi abbiano dimostrato che Tolomeo Claudio avesse compiuto rilevanti errori riguardanti le dimensioni delle rappresentazioni specie per quanto riguardava il territorio dell'Asia e dell'Europa.
Ciò accadde perchè egli ebbe sottovalutato le reali dimensioni della Terra e commise errori sistematici relativi alle longitudini; celebri le sue opere scientifiche e un suo trattato astronomico, "Almagesto".
Cartografo fiammingo, Gerhard Kremer latinizzato in Gerardus Mercator, rimase nella storia della cartografia per aver ideato un sistema di proiezione noto come proiezione di Mercatore; fu il primo a utilizzare la parola "atlante" con cui indicare un insieme di carte e ebbe il merito di tracciare un planisfero rappresentante la Terra. Pubblicò inoltre una cartina dettagliata dell'Europa.
Le loro scoperte nel campo della cartografia furono per certi aspetti modernizzate dai recenti studi; possiamo comunque affermare che i maggiori cartografi di sempre furono i Greci che fondarono la cartografia scientifica.
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